| Devil May Cry: questa è la storia
Ci è mancato veramente poco che la saga Devil May Cry non fosse mai esistita. Quanto meno, nella versione che tutti noi conosciamo. Nel 1998, una volta completato un gioco di successo come Resident Evil 2, Capcom iniziò a darsi da fare per dare alla luce un sequel di prossima generazione per PlayStation 2 sotto la sapiente direzione di Hideki Kamiya e del suo neo-nato team Little Devil.
L'idea di Kamiya era quella di allontanarsi radicalmente dalla formula brevettata di Resident Evil, e dal genere survival horror in generale, essendo più propenso a offrire una marcia in più rispetto allo stile della serie Resident Evil. Alla fine, invece di rinunciare completamente a questo progetto, decise di cambiarne la premessa, dando così vita a Devil May Cry.
Il titolo ebbe un enorme successo, basti pensare che la serie ha registrato oltre 5 milioni di copie vendute in tutto il mondo, dove ciascun capitolo è entrato a far parte dell'élite Platinum. Il gioco originale è stato citato come il titolo precursore del genere azione estrema, caratterizzato da combattimenti dal ritmo veloce e implacabile, nonché ricchi di stile, contro orde di nemici.
Danni demoniaci
Nel primo Devil May Cry ci viene presentato il giovane e arrogante Dante, un mercenario la cui missione nella vita è di sterminare demoni, nella speranza di uccidere quelli responsabili della morte della madre e della corruzione del fratello. Lui stesso è figlio di un demone, Sparda, un essere molto potente che si è ribellato all'imperatore dei demoni sconfiggendone l'esercito. Per via del sangue demoniaco che scorre nelle sue vene, Dante possiede numerose abilità sovrumane che combina con l'uso di un ampio arsenale per raggiungere i suoi obiettivi.
Il personaggio creato da Hideki Kamiya doveva essere un uomo "figo ed elegante", indossare un impermeabile lungo, per dargli un tocco più appariscente, e avere il classico spirito degli "inglesi". Il personaggio, che indossa abiti di colore rosso poiché in Giappone è il colore tradizionale delle figure eroiche, si ispira al protagonista di un fumetto giapponese dal nome "Cobra". Il pubblico videoludico ha accolto con favore Dante, spesso citato nelle classifiche come personaggio di giochi più interessante e originale.
Il suo arsenale consiste di pistole e armi per gli scontri ravvicinati, e include Ebony e Ivory, le pistole gemelle che non hanno bisogno di essere ricaricate, oltre a spade di vario genere. Nelle pistole è incisa la dedica "A Tony Redgrave, da 45 Art Warks", elemento tuttora avvolto dal mistero.
Caccia aperta
La trama della serie non segue un filo cronologico standard, infatti si può dire che la storia inizi praticamente da Devil May Cry 3. In questo gioco, Dante, dopo aver sconfitto il fratello Vergil in una battaglia, crea una propria agenzia che si occupa della caccia ai demoni, dal nome Devil May Cry, in ricordo della tristezza generata dalla morte del fratello.
Vergil tuttavia ricompare in seguito nella storia. Infatti, nel primo Devil May Cry si racconta la battaglia di Dante contro un demone chiamato Nelo Angelo, e si scopre solo più tardi che quel demone era Vergil, che aveva assunto una forma diversa. Dante riesce a riacquisire il potere del padre Sparda rubato da Vergil in Devil May Cry 3, e a sconfiggere Vergil e il temutissimo signore dei demoni Mundus.
In seguito alle vittorie riportate, Dante si conquista la fama di ammazzademoni, elemento da cui trae spunto la trama di Devil May Cry 2. Qui la storia inizia con Lucia, una cacciatrice di demoni che si rivolge a Dante per essere aiutata nella lotta contro Arius, un uomo d'affari anch'esso dotato di poteri demoniaci. Durante la lotta contro Arius, Dante apre un portale al mondo dei demoni e si scontra in battaglia contro il leggendario Argosax, demone del caos. Una volta sconfitto Argosax, Dante scopre che la porta per tornare nel mondo reale è chiusa, perciò decide di esplorare il regno dei demoni a cavallo di una motocicletta, alla ricerca di una via d'uscita. Il gioco si conclude con Lucia che sente il rombo di un motore nella strada, verso cui si reca per indagare.
E qui, in media res, inizia la storia di Devil May Cry 4. Questo quarto capitolo, oltre a introdurre un nuovo protagonista, Nero, renderà noti nuovi particolari della storia riproponendo l'azione estrema ammazzademoni collaudata, tanto amata dai fan della serie.
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