Devil May Cry 5
Poll choicesVotesStatistics
SI58 [98.31%]
NO1 [1.69%]
Guests cannot vote (Voters: 59)

Devil May Cry 5, ci potra' essere un capitolo?

« Older   Newer »
  Share  
IcyVergil
view post Posted on 7/2/2009, 20:32




1° non rivolgerti ne a me ne a nessun altro di questo forum con questo tono
2° se hai problemi con l'e-mail di convalida ti devi rivolgere direttamente a me tramite PM
3° vedi di spammare di meno!

ora provvederò personalmente alla convalida del tuo account. Ti consiglio fortemente di andare nella sezione "regolamento" e leggere quest'ultimo e il dizionario del forum con molta attenzione!

Al prossimo sbaglio o mancanza di rispetto ti metterò nel gruppo Warned 1, ci siamo capiti?
 
Top
pans96
view post Posted on 7/2/2009, 20:39




mi dispiace :cry: ,l'ho appena letto.non volevo rivolgermi così ma nessuno riusciva a aiutarmi :( .ho chiesto aiuto anche a virgil-yamato ma neanche lui ha potuto sistemare le cose. :( grazie davvero :arf2.gif: :arf2.gif: ^_^
 
Top
IcyVergil
view post Posted on 7/2/2009, 20:42




devi rivolgerti ai moderatori non agli utenti! ma per problemi tecnici rivolgiti a me che sono un amministratore!
 
Top
pans96
view post Posted on 7/2/2009, 20:49




ok.grazie ancora
 
Top
jajai
view post Posted on 19/2/2009, 17:18




ahahah 35 si e 1 no ma "credo" che la maggior parte degli utenti abbia messo si per il semplice fatto che si vuole omprare anche il 5 e non perché immagina che lo potranno fare. COmunque io voto lo stesso si XD
 
Top
pans96
view post Posted on 19/2/2009, 22:03




anchio!
 
Top
-devildante-
view post Posted on 27/4/2009, 13:13




basta leggere questa notizia per sapere se ce o non ce(comunque ci sarà XD)
http://www.mondoxbox.com/news/12227/devil-...-un-sequel.html
 
Top
pans96
view post Posted on 28/4/2009, 09:07




ci sarà insomma....
 
Top
!*°Dante°*!
view post Posted on 1/5/2009, 09:47




Sicuro ...
 
Top
deidaraxxx
view post Posted on 1/5/2009, 11:01




sicuro sicuro sicuro...
 
Top
..:Kinji:..
view post Posted on 1/5/2009, 12:53




secondo me ci sarà
 
Top
dario knifer
view post Posted on 7/4/2010, 22:37




Ciao raga sono un drogato di DMC nn vedo l'ora che lo facciano e come protagonista voglio a vergil però dalla parte del bene insieme a dante e nero nel devil may cry ah ho 14 anni e ho tutta la serie di devil may cry dall'uno fino al 4 e l'edizione speciale e per quanto riguarda il due ho anche il disco in cui ti fanno usare Lucia =)
 
Top
Blitz Down
view post Posted on 10/4/2010, 21:21




DMC5



Ragazzi, sono riuscito a svelare il mistero che lega Sparda con i suoi figli Dante, Vergil e (è proprio questa la rivelazione) Nero, il suo terzo figlio. Ebbene si io sono riuscito, con una storiella, a capire che Nero non poteva essere né il figlio di Vergil né la sua reincarnazione, e che tutte le altre ipotesi formulate erano sbagliate. Secondo me se Nero assomiglia così tanto a Dante e Vergil (capelli bianchi, poteri demoniaci, devil trigger, ecc.) è solo perché Sparda ha dato vita a 3 figli e non 2: Dante; Vergil e Nero!
Protagonisti: Nero (il più importante), Vergil (molto rilevate) e Dante (si prende una pausa, ma è presente).
Partiamo dall’inizio dei tempi:
Sparda, il signore dei demoni, è stato padre di Dante e Vergil. Ha suddiviso la sua arma, la Sparda, in tre elementi che sono una spada matrice, la Force Edge, e, sacrificando sua moglie, 2 amuleti, uno contornato d’oro dato a Vergil, l’altro contornato d’argento dato a Dante. Oltre a 2 amuleti ha consegnato nelle mani dei 2 figli 2 mitiche spade: la Rebellion (una spada lunga e larga con un teschio nel manico) a Dante e la Yamato (katana molto affilata con manico bianco) a Vergil. La sua storia è che è morto nel tentativo di chiudere la porta che collega il mondo demoniaco con il mondo umano. E in teoria è finito lì… invece no! Sparda prima di morire a dato vita a un terzo essere formato dal suo sangue, un terzo figlio chiamato Nero come il colore delle tenebre dove sarebbe dovuto risiedere per l’eternità Sparda. Ha creato Nero per risorgere dal mondo dei demoni. Dante in DMC1 ha sconfitto Vergil definitivamente e ha ricreato, con l’unione della Force Edge e dei 2 amuleti fratelli, la mitica spada del loro padre Sparda. Questa mitica spada rigenerabile solo da un demone col sangue di Sparda nelle vene (Arkam non ci è riuscito!). Ora si pensa che Vergil sia morto in realtà non è così: è stato rinchiuso nello spirito di Yamato che si è manifestato sul braccio di Nero: Vergil è nel mondo di Yamato, ma nell’universo di Nero. Sparda aveva previsto tutto prima di morire: quando i suoi 2 figli, generati con la moglie, sarebbero morti sarebbero rinchiusi nel corpo del terzo figlio generato dal suo stesso sangue. Una volta morti i primogeniti gemelli Dante e Vergil e rinchiusi nei loro rispettivi spiriti Rebellion e Yamato, dentro il corpo di Nero, lui sarebbe dovuto recarsi alla porta del mondo demoniaco e lì, e solo lì, presso l’altare dove è stata sacrificata la madre dei primogeniti, il terzo figlio avrebbe dovuto riporre sull’altare le tre spade da Sparda possedute: Sparda, Rebellion e Yamato. Sconfitto Vergil ora tocca Dante, e così il piano di Sparda di risorgere dal mondo demoniaco sarà realizzato! Sparda, solamente risvegliatosi dopo la morte del figlio Vergil, vedendo che Nero non sta assolvendo il suo compito (uccidere Dante), lo lascia fare osservandolo mentre batte demoni su demoni inviati da lui e altre entità esterne e si potenzia lo spirito e “ l’armamentario ”. I nemici che Sparda fa risorgere sono suoi vecchi avversari che, dopo averli resuscitati e soggiogati, gli obbediscono in tutto e per tutto. Sparda li fa apparire grazie a dei portali (come quelli di DMC4) e si scaraventeranno su Nero senza motivo. Nero, inarrestabile, li affronterà tutti ottenendo nuove abilità, spade e armi da fuoco. Una volta contento di come si è sviluppato Nero, Sparda soggioga la mente di Nero che comincia la ricerca per uccidere Dante. Nel frattempo la vittima Dante procede nell’uccidere demoni su commissione come sempre ha fatto e guadagna nove armi. Alla fine della ricerca Nero raggiunge il suo obbiettivo, trova Dante e li infuria il combattimento tra due esseri con lo stesso sangue demoniaco.

IL RISVEGLIO DI VERGIL


Durante il combattimento accade l’impensabile: Vergil si risveglia! Dentro al braccio di Nero c’è tutto un mondo pieno di ricordi misti di Nero e dell’ospite. Vergil senza la sua amata spada Yamato non può fare altro che andarla a recuperare all’interno del suo stesso spirito. Vergil si risveglia magicamente alla base di una costruzione mistica alta come venti grattacieli. Questa costruzione è forgiata dai ricordi di Vergil e Nero: alla base ricorda il Palazzo di Mundus, nel mezzo la Temen-ni-gru, come apice il quartier generale di Sanctus e Credo di DMC4 e come ultimo una gigantesca statua angelica attaccata con catene alla punta della struttura, questa statua è il Salvatore. Vergil vede anche un mostro gigante che vola intorno al Salvatore, lo riconosce, è il Leviatano. Il compito di Vergil è arrivare in cima, battere il Leviatano e trovare la Yamato incastrata nel cuore del Salvatore (ispirata a dove la presa Nero, lanciata da Dante, per uscire dal Salvatore in DMC4). In questo minimondo del braccio di Nero, Vergil ha all’inizio solo il Beowulf ma ripercorrendo la struttura troverà nuove armi e potenziamenti. Inaspettatamente il cadavere di Beowulf, che era dietro Vergil, si rianima e attacca Vergil. Vergil in pochi secondi lo sconfigge e sblocca le ali del Beowulf che, se tenute dietro la schiena, possono far volare e sparare piume affilate. Vergil, un poco potenziato, comincia il suo viaggio. Dopo aver percorso una lunga scalinata giunge all’enorme porta d’ingresso del palazzo di Mundus. Si ritrova nell’enorme atrio con la statua con il cavallo e dovrà salire per proseguire. Vergil in quella stanza intravede un’ombra oscura che gli dice il suo nome e ridacchiando. Quest’ombra dopo aver sfidato Vergil gli dice “ Ci vediamo infondo, intanto prendi questi…”. L’ombra consegna magicamente nelle mani di Vergil degli speciali bracciali che gli consentiranno di usare ogni tipo di arma sia nelle mani che nei piedi, potendo così, anche se contrario, usare armi da fuoco, anche se non proprio come il fratello. Lo spirito prima di sparire aggiunge “…mentre queste te le darò se mi batterai!”. Lo spirito sfodera due pistole molto simili a... anzi no… erano la Ebony e la Ivory di… quella ombra era di Dante! Vergil risponde “Ci vediamo in cima, ora sparisci!”. D’ora in avanti Vergil avrebbe mescolato le spade e le armi da fuoco per creare combo spettacolari (usando tutti e 4 i tasti A,B,X,Y). Vergil adesso possiede solo il Beowulf, ma presto incontrerà uno strano demone creato dai suoi ricordi e quelli di Nero. Questo boss è la fusione di Berial con Cerberus, chiamato da Vergil “Lucky” (come se fosse un cagnolino); è un boss molto tosto ma leale, infatti (come fa Cerberus) cede la sua anima a Vergil donandogli un’arma che è molto simile al Lucifer di Dante con l’unica differenza che ha 3 braccia e non ha aghi rossi infuocati ma bensì stalattiti enormi e azzurre, quest’arma si chiama “Charon”. Vergil, oltre a testare la nuova arma, prova anche i bracciali. Mescola il Beowulf con il Charon: prima mettendo sulla spalla il Charon e gli stivali del Beowulf, poi scambiandoli mettendo i guanti del Beowulf e, a livello dell’osso sacro, il Charon. Da queste “mescolanze” si sarebbero ottenute delle mosse strabilianti, letali e piene di stile. Ora Vergil era pronto per scalare la struttura “da lui creata” e recuperare la Yamato nel Salvatore. Superata qualche stanza, porte, buchi nei muri, passaggi segreti, Vergil arriva ad una stanza familiare, è entrato nell’enorme sala dove suo fratello Dante l’ha ucciso quando era Nelo Angelo. In questa sala gli ritornano in mente un sacco di ricordi come quando è stato soggiogato da Mundus. Si affaccia all’enorme finestra della sala e li sviene. Comincia a sognare di ribattere Mundus, per vedere come è andata, e capire come è andata. In questo sogno Vergil ricombatte veramente contro Mundus, con l’unica eccezione che stavolta vince perché scopre il trucco che Mundus aveva escogitato per batterlo e soggiogarlo. Mundus, per la verità, aveva creato un raggio di luce potentissima che aveva accecato Vergil mentre era distratto; in questo sogno invece Vergil lo sapeva e, deflettendo con la Yamato (non quella vera) quel raggio contro lo stesso Mundus, il re dei demoni perse un occhio. Cominciò così un combattimento immaginario contro un immaginario Mundus equipaggiato con un’immaginaria Yamato. Alla fine Vergil batte Mundus che scompare, come scompare la Yamato che aveva in mano, come l’ambiente in cui si trovava. L’ultima cosa che vide era il salone dove si trovava prima di sognare e sentì una voce che gli disse “Voltati”. Vergil si risveglia davanti di nuovo all’enorme finestra e si voltò. Vide, incastrate nel pavimento (prima non c’erano), quattro katane molto affilate con, nel manico, una raffigurazione in roccia di un vecchio, Mundus. Vergil sconfiggendo Mundus ottiene le sue 4 katane. Appena sfilate dal pavimento le testa su una colonna, distruggendola, per proseguire. Si accorse di una cosa, le katane non erano solo katane, se gli davi potere potevano diventare qualsiasi tipo di arma in base alla circostanza, numero di nemici e mosse utilizzate. Queste spade ad ogni movimento emettevano una luce diversa per ognuna, queste luci provenivano dagli occhi delle statue raffiguranti Mundus: una di color blu marino, una di verde erba, una di rosso fuoco e una di nero ombra. Subito, come se gli avesse chiesti Vergil, appaiono dei mostri simili a maionette (DMC4). Vergil allora fa un balzo e le 4 katane magicamente diventano otto. Utilizzando queste otto katane contro i nemici, esse, dopo una scarica di potere, si trasformano in 4 lunghi bastoni chiodati. I bastoni a loro volta, per spazzare via i nemici, si uniscono formando 2 enormi falci seghettate. Per dare il colpo di grazia, quelle falci si sarebbero trasformate in un’unica gigantesca falce, con le lame talmente lunghe da formare un cerchio affilato. L’unico problema di queste 4 katane multiformi era che 2 andavano nelle mani e 2 nei piedi. Quando si sarebbero trasformate in bastoni, falci, cerchi sarebbero intervenuti delle braccia fantasma che avrebbero aiutato Vergil a creare fantastiche mosse. Vergil era l’unico a poter utilizzare a pieno potere quelle katane de Dio dei demoni. Ah, queste spade le ha Vergil le ha chiamate Ninfe, ognuna con un nome diverso. Vergil prosegue il suo cammino verso la cima. Dopo una serie di stanze ed aver usato il carrello della monorotaia (DMC3) arriva nella stanza dove Dante accecò Beowulf, solo che, appena entrato, si accorse che non c’era Beowulf perché lui l’aveva già abbattuto, c’era qualcun altro! Gli parve davanti un enorme Golem senza la testa ma che parlava. Era seduto vicino ad un muro e teneva le mani congiunte. Vergil annuncia il suo arrivo: “Io devo andare in cima, se tenti di fermarmi te ne pentirai”. Il mostro non da segni di movimento ma dice “ Noi, e solo noi, possiamo farti proseguire e noi sentenziamo che tu da questa stanza non ci uscirai vivo!”. Vergil: “Lo vedremo!” e detto questo sfodera le Ninfe e corre verso il mostro, che ancora non si muove. A pochi centimetri dal mostro, esso scompare. Vergil si guarda intorno non vedendo nessuno, ma all’improvviso 2 enormi spade cadono dal soffitto. Vergil le schiva e le osserva; le aveva già viste durante uno dei suoi vecchi combattimenti brandite da Dante, solo che non erano così grandi! Erano due spade seghettate, una di color rosso, l’altra di color blu. Tutto d’un tratto le 2 spade cominciano a volteggiare e cominciano a parlare! Erano loro a parlare non il golem. Loro dicono a Vergil: “Noi siamo i guardiani del livello inferiore e tu non ti muovi di qua… e… ahh… basta fingere, senti noi non vogliamo fermarti è il golem che ci comanda che è la chiave per proseguire, noi siamo solo i suoi giocattoli!”. Appena finiscono di parlare riappare il golem che brandisce le spade e le sottomette. Vergil sfida il golem dicendo “Sei la chiave sei tu, allora TU morirai!”. Inizia il combattimento tra Vergil e il Golem. Vergil usa tutte le mosse possibili ma il Golem è troppo forte al momento. Ma esso è anche stupido oltre che potente! Il golem tira la spada Blu contro Vergil, la spada gli intima di scansarsi, infatti lui la schiva e la lama si va a conficcare nel muro trapassandolo. Il golem, di seguito, tira anche la spada Arancione. Ma stavolta la spada gli intima di “sfruttarla”; Vergil con un balzo rovesciato, fa volteggiare la spada in aria e con un calcio la rispedisce al mittente. Il Golem, senza armi per difendersi, viene trafitto dalla spada Arancione e viene impalato al muro, ma è ancora vivo! Vergil si volta brandisce l’enorme spada Blu e con una forza disumana squarcia il tetto della stanza e, essendo in perfetto asse con lo squarcio, colpisce anche il Golem che gli viene tagliata la testa in due parti uguali. La scena alla fine è questa: il Golem è a terra, senza testa, con la spada Arancione infilzata della pancia e la spada Blu è messa allo stesso modo ma è incastrata nel pavimento della stanza. I pezzi del muro e del tetto sono caduti nel lago di lava sottostante e si sono sciolti. Vergil allunga la mano per brandire il potere delle spade e le spade cominciano a volteggiare e illuminarsi. Le spade a poco a poco cominciano a rimpicciolirsi per adattarsi al loro nuovo guerriero. Una volta in mano di Vergil le spade gli dicono “Possiamo venire con te?”. Vergil ci pensa su e alla fine dice “ Ok, ma ad una condizione…”, “E quale sarebbe?”, “Non parlate!”, “Ok, mi sembra giusto”. Subito appena detto questo Vergil prova le spade, con uno stile completamente diverso da Dante, le prova nelle mani che nei piedi originando una serie di mosse stupefacente. Alla fine le spade sussurrano tra di loro “Incredibile”, e Vergil le zittisce dicendo “ Non parlate!”. Vedendo che stanno zitte sospira dicendo “Bene”. Una volta riposte le spade dietro la schiena Vergil continua il suo viaggio. Comincia a scalare delle rovine sparse della Temen-ni-gru sino ad arrivare in un luogo a lui sconosciuto che, ve lo dico io, è il quartier generale di Sanctus. A questo punto Vergil avrebbe dovuto scalare tutte strade incrociate del quartier generale che in certi punti sono presenti dei pezzi di strade della Temen-ni-gru. Sulle mura vede dei cerchi saltatori disattivati, ma lui continua. Dopo aver abbattuto vari nemici e aver oltrepassato numerose porte e ascensori (che andavano l’uno al contrario dell’altro), arriva in cima alle scalinate dove trova un’enorme portone. Aprendo il portone, Vergil sente una puzza nauseabonda provenire dall’interno della sala enorme. Vergil la oltrepassa e si ritrova nell’atrio enorme innevato dove Dante e Nero affrontarono Bael e Dagon. Solo che non c’è la neve, c’è del sangue sparso per le pareti e per terra e ci sono stavolta anche le uova di Bael (o Dagon) sparse, appese, ammucchiate… Vergil è circondato dalla prole di Bael (o Dagon) e dal sangue di vittime sacrificate per far prosperare i figli. Vergil si avvicina ad un uovo e lo taglia in 2 parti, esce il piccolino che non sa stare neanche in piedi. Vergil sfodera la spada e lo infilza. In quel istante si sentono dei lamenti provenienti dall’alto. Vergil alza lo sguardo e vede precipitare su di lui Bael e Dagon infuriati. Vergil si scansa e vede che non sono di buon umore, meglio farla finita! Inizia il combattimento di Vergil contro i 2 rospi giganti. Il combattimento si svolge così: Vergil prima attacca Dagon da solo, mentre Bael si ritira; quando Dagon è a metà vita, si “danno il cambio” , entra Bael e va via Dagon; quando entrambi sono a metà vita Vergil li combatte insieme e il primo a morire delle 2 rane sarebbe stato mangiato dal fratello (se muore Bael, Dagon lo mangia e viceversa). Questa volta muore Dagon e allora Bael lo mangia, trasformandosi in un ammasso viscido di grasso (ben lontano dal sembrare un rospo) con 4 antenne viola e 2 bocche enormi. Avendo mangiato il fratello la vita si è curata di nuovo e quindi il nuovo Bael ha la vita piena. Vergil lo batte facendosi ingoiare e comincia a squarciarlo dall’interno (come fa Nero in DMC4). Una volta morto Vergil avrebbe dovuto assorbirgli l’anima, ma non poté perché dall’alto precipitò la Regina delle Rane. Essa era talmente pesante che fece sprofondare il pavimento e quindi Vergil e la Regina precipitarono per tutta l’altezza della torre fino a sprofondare nelle fondamenta della torre. Lì la Regina e Vergil si fronteggiarono, ma nelle fondamenta non c’erano solo loro 2, c’era anche Mundus! In DMC1 Dante l’aveva sconfitto definitivamente li; ora però è vivo! Mundus si avvicina alla Regina e l'assorbe, formando una creatura 10 volte più brutta di Bael quando ha mangiato Dagon. Questa creatura ha il corpo della Regina (ovvero un sacco flaccido di grasso parlante, con un buco per produrre le uova) e aveva innestate le gambe e le braccia di Mundus… la testa di Mundus era dentro alla bocca! Vergil doveva: abbattere il mostro, stare attento ai mostri che produceva dal “buco” e, appena fosse stato esausto ed avesse aperto la bocca, andare a colpire Mundus e sconfiggerlo. Da tanto faceva schifo di aspetto, faceva schifo anche come attacchi (molto simili alle zampate di Cerberus in DMC3) e i mostri che evocava erano abbastanza facili. Vergil non fece fatica ad abbatterlo e, una volta assorbita l’anima del mostro, ottenne 3 valigie… ebbene sì, ottenne 3 Pandora. Vergil le dispose per terra in fila, come se le numerasse con 1,2 e 3; Vergil apre la 1 e Pandora,dopo la luce folgorante si trasforma in 2 Bracciali trasformabili in qualsiasi tipo di spada, scudo, oggetto per uccidere. Poi si avventa sul numero 2 e Pandora, sempre dopo la luce prende il volo e si trasforma il 2 ali meccaniche che si vanno a posizionare sulla schiena di Vergil. Vergil con quelle ali avrebbe potuto volare e sparare piccole shuriken esplosive. Vergil per testarle spicca il volo e atterra dolcemente sulla valigia numero 3, essa si attiva sfolgorante e si trasforma in 2 stivali che, anch’essi, si sarebbero potuti trasformare in qualsiasi tipo di arma e, in più, se Vergil non avesse usato le 2 ali, in 2 propulsori che avrebbero sollevato Vergil per volare. Ognuna delle tre Pandora, prima di usarle si sarebbe dovuta attivare con una mossa circolare ognuna di esse, anche usate singolarmente, avrebbero potuto sparare come Pandora di Dante. Vergil oltre a quello riceve anche il potere di usare i cerchi saltatori. Vergil infatti per terra vede un cerchio saltatorio inclinato. Vergil ci salta su e li comincia un bel giochino pazzo: Vergil rimbalza contro ai cerchi che erano sui muri e, poi beccando il primo cerchio da un’altra angolazione, riesce ad uscire dalle fondamenta e ritorna in fondo alla torre solo che stavolta la torre è bucata in varie parti ed è piena di macerie per la caduta della Regina. Vergil ripercorre la scalinata a metà e vede i cerchi saltatori inclinati e qui comincia un altro giochino. Vergil rimbalza talmente tanto che alcuni cerchi si staccano dai muri, ma Vergil gli rimbalza sopra al volo e vola fuori dalla torre, passando per uno dei tanti buchi della torre. Vergil atterra dolcemente nell’atrio del quartier generale di Sanctus che stava volteggiando per aria e non era attaccato alla costruzione. In questo posto, dopo che si sono presentati, batte gli angeli mutanti (ovvero gli angeli di DMC4 fusi con le marionette giganti di DMC4 e il mostro con la falce viola di DMC3). Vergil batte una sacco di questi angeli (che sono tutti balordi tranne il capo di essi che è fuso con il Faust e il Blitz di DMC4). Vergil ora, dopo aver finito di distruggerli, deve superare qualche rebus con i raggi di luce(DMC3) e i Marcatempo (DMC4). Questi raggi di luce sarebbero dovuti coincidere con la porta che conduceva alla Foresta di DMC4. Una volta risolto l’enigma Vergil percorre dei tratti di foresta che presenta anche delle case di Fortuna che Nero scavalcò in DMC4. Superata la foresta “abitata ma non” ed infestata. Arriva all’arena dove Dante e Nero sconfissero l’Echidna. Solo che dietro al cumulo di detriti, che fece Dante triturando la stele di Echidna col Gilgamesh, c’era Credo! Non era trasformato era normale. Vergil, non conoscendolo, lo sfida e Credo accetta. Comincia il combattimento: Vergil affronta Credo che usa mosse banali, ma per poi trasformarsi, a modi devil trigger, in Credo Angelo che userà molte mosse di cui alcune molto forti. Una volta che la barra della vita di Credo è a zero lui scappa. Vergil non si tranquillizza per 2 motivi: non l’ha ucciso e poi… si sente osservato! Chissà da chi! Comunque Vergil continua lo stesso il suo viaggio affrontando le pedane che scompaiono e i ponti sospesi, solo che stavolta non c’è Echidna che le mangia… o forse si? Vergil continua a sentirsi osservato e vede un’ombra provenire dall’alto a forma di serpente, ma lui continua. Vergil raggiunge i sentieri misteriosi (DMC4) che sono fusi con le 3 prove che doveva fare Dante per prendere l’Artemis (DMC3). Sbucando dalla prova con le punte Vergil arriva nell’arcata che conduce ad una sala con dei teschi ammucchiati, dove Dante batteva Agni e Rudra in DMC3. Agni e Rudra ce le ha già, quindi non potevano esserci. Infatti non c’erano, ma era ritornato Credo Angelo. Credo salta in cima alla porta e assorbe i 2 cadaveri dei 2 golem che erano guidati da Agni e Rudra (DMC3). Credo si scinde in 2: da una parte un golem eredita la spada e le ali, ma ha l’aspetto sempre del golem con qualche parte di angelo; quell’altro ha ereditato lo scuso e la lancia, ha l’aspetto più di angelo che di golem. Vergil rimasto basito da tutto ciò, comincia a non capire niente. In questo combattimento Vergil li avrebbe affrontati entrambi (come in DMC3). Vergil alla fine riduce i golem in ammassi di carne putrida infilzati nel pavimento. Quando cerca di assorbire la sua loro anima, accade un altro imprevisto, Vergil era veramente inseguito da qualcuno, era inseguito da Echidna! Vergil dall’interno della sala sente le sue risate e, tutto d’un tratto, la sala viene trapassata da lei che, appena si apre, mangia i 2 cadaveri mutanti e sfonda il muro da un'altra parte. Vergil si ritrova in una sala con le porte bloccate dai detriti e 2 buchi enormi nelle pareti. In questo caso Vergil esce da uno dei buchi ed osserva il cielo Echidna si è dileguato. Piccola parentesi: quello non era Echidna uguale a DMC4 ma era fuso con tutti e tre quei mostri con la bocca larga che si vedevano in DMC3, infatti, era molto ma molto più lungo del normale Echidna; aveva la stessa faccia ma il mostro raffigurava le fauci larghe dei serpenti in DMC3. Dopo questa piccola parentesi riprendiamo… Allora Vergil esce da uno dei buchi e fa delle strade esterne della torre sino a raggiungere un enorme rampicante che all’estremità ha un cerchio saltatorio inclinato. Vergil vi ci salta sopra e il cerchio lo fa rimbalzare contro la torre e poi nel vuoto ribalzando su un cerchio che cadeva dall’alto Vergil rimbalza su esso ed atterra finalmente su una sporgenza della Temen-ni-gru che però porta agli ascensori mescolati di DMC4. Arrivati in cima agli ascensori c’è la sala con il dado di DMC4 con varie possibilità: combattere contro nemici facili, contro nemici difficili, contro mini-boss, contro boss battuti in precedenza, saltare dei turni, teletrasporto, direttamente in fondo, direttamente all’inizio, raggi mortali, vari premi come la pioggia di sfere multiple (rosse, verdi, bianche) e l’indovinello dei 5 scrigni (consiste nel azzeccare sempre lo scrigno giusto fino ad arrivare all’ultimo che contiene una sfera d’oro o fa apparire una statua di cristallo rosso da abbattere. Questo gioco molto lungo non è solo sul pavimento come in DMC4 ma è anche sul soffitto , sulle pareti, sulle scale ed esce anche all’esterno sui rampicanti e nel vuoto sorretti da cavi. Il dado è identico a DMC4; la pedina è la riproduzione di Vergil fatta di luce. Vergil durante questo gioco ribatte “Lucky”, il Golem e Credo sommati a vari nemici e mini-boss. Riesce ad arrivare in fondo con il bonus “arriva fino in fondo”. Alla fine un enorme portale si apre e conduce Vergil nella stanza successiva dove lo aspetta un altro round, ma stavolta Vergil taglia il dado e il gioco finisce. Vergil intravede un muro crepato, lo abbatte e prosegue. Ora è in quel pezzo della Temen-ni-gru dove c’era la cascata, l’acqua che scorreva, il ponte dove c’era la statua. In questo posto ci sono varie strade galleggianti, infatti Vergil dovrà saltarvici sopra e arrivare alla cascata (che portava a prendere la Nevan in DMC3). Vergil va sotto alla cascata e li batte dei nemici fino ad arrivare alla sala dove si prendeva la Nevan. Non c’e, ci sono una lunga serie di nemici. Dopo averli battuti prosegue e va sino alla via dove di prendeva la maschera (DMC3) solo che c’è il muro crepato prosegue per quelle vie che si intersecano con la miniera di DMC4 e alla fine sbuca dall’altra parte di dove era prima. Prima Vergil era dove c’era la statua, ora la statua si vede lontana infondo al fiume. Ora Vergil supera qualche rampicante ed arriva ad un altro cerchio saltatorio che lo spinge perpendicolare in alto dove ce n’è un altro ma inclinato che lo fa saltare al bordo di sopra. Qui Vergil vede un alberello (era grande come un bonsai) che appena lo si tocca cominciano a crescere le sue radici sino a portare Vergil dall’altra parte. Vergil lo tocca e comincia a correre sino ad arrivare all’altro bordo che è isolato. Vergil non può fare altro che proseguire. Inaspettatamente ritorna Echidna mutante che abbatte la via e blocca Vergil sospeso su un pilone di roccia isolato. Echidna comincia a svolazzare intorno al fiume e lo congela, chiudendo le porte e creando isolotti in rilievo. Echidna si dirige ad alta velocità contro al pilone, Vergil spicca un salto e atterra sul corpo si Echidna che lo fa cadere con una piroetta. Vergil atterra sul lago ghiacciato. Echidna, vedendo che Vergil è sopravvissuto senza un graffio alla caduta, si infuria e si apre dentro c’era Echidna (donna) ma con lui c’era qualcun altro… era Credo! L’Echidna lo aveva assorbito dentro di se quando aveva catturato i cadaveri dei golem. Echidna dice “Hai visto il nuovo guardaroba che mi ha regalato il mio fidanzato?”. Vergil la sfotte dicendo “ Vedi questo cappotto?” indicando il suo cappotto blu “ me lo sono fatto io e non lo cambierò mai… tu invece quello tra poco lo butterai perché passerà di moda, vuoi non essere alla moda?" disse ridacchiando. Echidna era trasformata dall’altra volta, aveva Credo dentro di se che usava lo scudo e la spada per proteggerla e poi era ancora più lunga e larga ma aveva un punto debole e Vergil lo vide: aveva delle protuberanze che collegavano ogni parte del suo lungo corpo e poi aveva le ali, ma erano talmente all’ingiù che arrivavano sino a Vergil. Vergil capì la strategia e la sfidò. Vergil cominciò col salire sul suo corpo e ha distruggere ogni punto debole. Il combattimento si svolgeva in aria ora. Una volta distrutto ogni punto debole Echidna scoprì il suo antico corpo, in altre parole quello di DMC4. Ora il combattimento si svolgeva sul lago ghiacciato. Echidna viene battuta con 2 strategie diverse ora: quando andava veloce si batteva come in DMC4 (si piantava a terra, sporgeva il bozzolo, andava forte per colpirti, si attorcigliava e si apriva per colpirti), mentre quando svolazzava lenta per bombardarti di sfere elettriche e bozzoli si batteva come i serpenti di DMC3 (si sale sulla schiena e cammina su di esso sino alla testa per farli veramente male). Alla fine di questo difficilissimo combattimento, Vergil assorbe l’anima di Echidna Angelo e ottiene un arma nata dalla fusione di Gilgamesh di Echidna con la spada-lancia e lo scudo di Credo. Quest’arma identica al Gilgamesh solo con qualche modifica: gli stivali sono giganti ,le rotelle ai piedi sono 4, anche se non sono proprio le rotelle del normale Gilgamesh, ma sono simili a stelle; anche i bracciali sono giganti, sono delle enormi braccia (senza getti) che hanno ai lati delle formazioni fatte in modo da usarle come scudi (nel braccio sinistro c’è uno scudo grande, mentre nel braccio destro c’è un prolungamento inverso al braccio, molto tagliente, che ha la funzione di scudo piccolo. Hai la spada dietro la schiena e per diverse mosse serve per fare più danni. Per sparare si lanciano spade d’oro e, se tieni premuto, la lancia gigante. Le mosse sono simili al Gilgamesh di Dante e al Beowulf di Vergil ma, se potenziato, avrà sempre di più valore la spade nelle combo che i guanti e gambali. Vergil , non sapendo come proseguire individua un cerchio saltatorio sospeso ad un rampicante. Vergil ripercorre con gli occhi il percorso che ci sarebbe da fare per arrivare a quel cerchio. Individua una sporgenza, ma non sa come arrivarci… ma ha una idea! Afferra la coda del cadavere di Echidna Angelo e, con forza disumana, la solleva e la sbatte su quella sporgenza. La faccia del mostro si va a conficcare nella sporgenza; Vergil avrebbe usato il corpo di Echidna Angelo per proseguire. Cammina sul suo lungo corpo sino ad arriva alla sporgenza e con un salto atterra preciso su un cerchio saltatorio che conduce al precedente che aveva visto. Con 2 balzi ha sorpassato il pilone di prima ed è arrivato alla porta. Ora dopo un’altra serie di stanze, stanzoni e piccole vie arriva alle scale che, salendo, portano all’apertura del ponte che conduceva alla foresta in DMC4. Attivato da una forza sconosciuta, il ponte si allunga facendo proseguire Vergil. Oltrepassa il canale di roccia ed arriva nella sala dove Dante batte per la prima volta le marionette giganti. Qua però c’è Agnus di DMC4. Appena vede Vergil lo elogia dicendo “ Anche tu hai il sangue del nostro S-s-s-s-salvatore nelle vene? Allora vieni con me ti renderò l’essere più f-f-f-f-forte del mondo d-d-d-demoniaco! Ahahahaha!”. Vergil arrabbiato rinuncia dicendo “Grazie per l’offerta, ma non ac-c-c-c-c-cetto”. Agnus arrabbiato dice “anche tu prendi per i f-f-f-f-fondelli? Te ne p-p-p-p-pentirai!”. Inizia il combattimento tra Agnus e Vergil. Inizialmente, in questa stanza, lui sarà normale e combatterà con le Spade giganti. Appena Vergil lo batte, Agnus si trasforma, evoca 3 cani di fuoco e se la svigna nella stanza successiva. Vergil, dopo aver ammazzato i cani, prosegue nella stanza successiva, Agnus è lì che lo aspetta e, in questa stanza, Vergil lo batte esattamente come fa Nero; anche Agnus usa gli stessi ed identici attacchi di DMC4. Questa stanza è quella dove Nero va a battere Dante (DMC4). Appena battuto di nuovo lui scappa nella sala successiva, ma prima di farlo evoca 3 pesci con le lame. Vergil li batte e va alla stanza successiva, quella dove Nero batteva appunto Agnus, dove veniva rapita Kirie. In questa stanza Agnus si fonde con ogni creatura che può evocare: si fonde con i cani, i pesci con le lame, le spade volanti e le marionette normali e giganti. Da questa unione nasce un mostro (forse è la prima volta) molto compatto e potente, un mostro capace di sparare palle di fuoco dal corpo bucherellato, sparire nel pavimento e comparire da un'altra parte, usare le spade giganti che ha incollate alle braccia, avere delle lame molto affilate su tutto il corpo e, ovviamente, evocare tutte le creature di prima. Vergil si trova davanti per la prima volta ad un boss veramente difficile e potente, un vero osso duro! Vergil alla fine, con molta fatica, riesce a sconfiggerlo e a ottenere i suoi portali. Vergil, assorbendo la sua anima, ha guadagnato non un’arma, non più di un’arma, non delle creature… tutte e 3 insieme! Vergil, dal nulla, avrebbe creato dei portali da cui avrebbe tirato fuori di tutto: creature, spade, oggetti e strumenti di tortura. Questa è l’unica arma che non si ha qualcosa di “corporale” da tenere (una spada per esempio), infatti, è utilizzabile sia nelle mani, nei piedi e anche come arma da fuoco, potrà sparare le palle di fuoco e se caricate le spade giganti roteanti. Ok, ora è il momento di proseguire… avete presente le radici che Nero, con un pugno, trasformò in pietra? Con un tocco Vergil gli ridà vita, infatti, si prolungano per tutti i muri fuori ed anche dentro. Vergil sale sulle radici ed esce dal buco nel muro e si ritrova a saltare da una radice all’altra per arrivare in cima alla punta di una radice gigante e osserva. Le radici stanno talmente crescendo che stanno spaccando, e poi sollevando, il quartier generale. In poche parole le radici hanno spaccato le sale in cui era passato Vergil e le stanno tenendo agguantate e, di conseguenza, le radici stanno mescolando le stanze, stanzoni e le vie con le rovine e le radici enormi. Una volta che le radici hanno smesso di crescere, Vergil può scendere dalla radice su cui era e scendere fino in fondo e ricominciare a riattraversare le stanze, solo che stavolta sarà un bel dilemma uscirne! Vergil riparte da dove aveva battuto Echidna Angelo che ora era fusa nelle radici e faceva da ponte tra il posto dove era ora Vergil e dove aveva battuto il Golem. Ora il suo compito è capire la strada giusta per riuscire a tornare in cima, scalando pezzi su pezzi misti tra i ricordi suoi e quelli di Nero! Vergil, dopo aver riattraversato tutte le stanze in precedenza attraversate, si ritrova in un vicolo cieco. Infatti, prova a fare un’altra strada ma anche stavolta arriva in un vicolo cieco. Vergil, ormai stanco, le prova tutte per proseguire, alla fine si ritrova in un altro vicolo… ma non cieco. Infatti Vergil vede che il muro di fronte a lui è abbattibile; prende la rincorsa e distrugge il muro, ma Vergil ora sta precipitando nel vuoto circondato dalle radici. Vergil si aggrappa ad una radice e scivola su di essa sino a fermarsi. Vergil si guarda attorno e si accorge di essere atterrato ancora più in basso… “Maledizione!” esclama. Infuriato per dover ricominciare tutto da capo, Vergil tira un pugno ad una radice vicina a lui e la distrugge. Quella radice era collegata ad una stanza che, Vergil guardando attentamente lo nota, aveva attaccato al muro un cerchio saltatorio. Vergil non si accorga solo di quello: dalla stanza dove Vergil aveva battuto Agnus ed erano partite le radici si era liberato lo spazio per far vedere a Vergil un muro abbattibile. In poche parole le radici, crescendo, avevano scalfito anche il muro a loro sottostante. Era l’unica speranza per Vergil di poter proseguire. Vergil si avvicina al muro e lo distrugge. Dentro c’era bello che pronto un cerchio saltatori gigante, ma non funzionava. Vergil allora si guarda intorno e intravede dentro a numerose radici dei pezzi di metallo, gli si illumina la mente. Vergil salta in cima ad una radice e la taglia, una la distrugge scoprendo un altro cerchio, un’altra la infilza e la taglia. Così facendo si sono scoperti tutti i cerchi saltatori e anche delle nuove zone calpestabili; inoltre il super cerchio saltatorio ora si è attivato. Vergil osserva il campo e salta sul cerchio, sarebbe stato pazzesco. Vergil rimbalza contro uno poi un altro, poi il terzo e il quarto, di seguito il quinto ,il sesto e il settimo sino ad arrivare ad una zolla di terra, un attimo di pausa. In questa nuova zolla c’era un altro cerchio saltatorio, ok si ricomincia! Vergil vi ci balza sopra e rimbalza contro uno poi altri 2 di seguito sino ad arrivare ad un’altra zolla di terra dove c’era, per la prima volta, un cerchio regolabile in 2 angolazioni diverse. Lo regola dalla parte inversa a quella in cui era vi ci salta sopra. Vergil ritorna dal super cerchio saltatorio e vi ci salta sopra. Rifacendo tutti i salti che fece prima ritornò dal salto regolabile che stavolta lo catapultò il quel cerchio saltatorio nascosto che, a sua volta, lo catapultò contro un muro, frantumandolo. A questo punto Vergil, come se volasse, atterra dove ha battuto Bael e Dagon. Solo che la stanza è inclinata infatti tutte le uova sono infondo al muro e fanno da pavimento a Vergil. Ora è visibile una porta, Vergil vi ci arriva camminando sulle viscide uova. Superata la porta si ritrova nello stanzone principale della casa di Sanctus, dove c’era il lampadario. Vergil attraversa tutte le vie intorno alla teorica arena dove Nero batteva Bael. Facendo un percorso a U Vergil e, aprendo una porta, sbuca nella stanza dove Nero e Dante si videro la prima volta, quando Dante spara in testa a Sanctus. In questa stanza fa la sua apparizione, per la seconda volta, l’ombra di Dante. Essa di a Vergil con tono stanco “Sei lento, sei troppo lento, ti muovi?! Non sei ancora arrivato in cima? Dai, forza!”. Vergil scocciato tira un pugno molto potente all’ombra che si dilegua. Vergil guarda bene questa stanza e nota, non difficilmente (è enorme!), una statua di una persona con le braccia conserte. Tutto d’un tratto l’ombra ricompare sulla testa della statua e dice a Vergil “Non lo riconosci? No? E’ nostro padre… Sparda! Tu volevi il suo potere e ne sei rimasto accecato, visto che ti fa il potere? Il poter…”. In quel momento l’ombra sparì e ricomparve di fronte a Vergil e fini col dire “…re! Ragionaci su, io ti aspetto in cima fratello! Adios!” L’ombra sparì definitivamente, Vergil, da solo, contemplava la statua di suo padre, non disse nulla e uscì dalla porta. Uscendo dalla porta Vergil sbuca di nuovo alla stazione del treno di DMC3. Ci sale sopra, ma a suo rischio e pericolo. Il percorso del treno è in salita, in discesa, accidentato, concatenato con delle radici, con dei salti e un volo nel vuoto. Vergil alla fine del viaggio del treno salta su una larga radice e si salva. Percorrendo la lunga radice Vergil ritorna a dove aveva battuto Echidna Angelo... di nuovo?! Vergil ormai esausto sfodera la sua rabbia sull’enorme statua al centro del lago. La statua cade esattamente dentro al lago ghiacciato liberando le radici d’acqua sotterranee. Esse cominciano a crescere e a inglobare in sé la statua e il vecchio corpo di Echidna Angelo. Alla fine di una preponderante crescita. Le radici si trasformano in un enorme, maestoso e stupendo albero con zolle di terra attaccate al tronco e ai rami; in mezzo ai rami c’è il corpo dell’Echidna che, con l’allargamento dei rami, si è allungato talmente tanto che la pelle si è staccata dal corpo lasciando vedere le ossa. In poche parole c’era la testa attaccata ad un po’ di pelle, seguite da tutta la colonna vertebrale scoperta e poi la coda di pelle in fondo. E’ stata smembrata dalla natura! Vergil va alla base di questo maestoso albero e comincia a scalarlo passando per le zolle di terra, rami e il corpo dell’Echidna. La cima dell’albero, ricca di fogliame, è penetrata dentro un muro. Vergil fino in cima ed entra dentro al muro che è la sala che portava al labirinto di porte di DMC3. Vergil ripercorrendo i suoi passi dentro al labirinto arriva in fondo ed arriva nel promontorio dove Dante afferra Lady per un piede. Il promontorio è infestato di radici e seguendone il percorso si arriva ad una zona di terra. In quell’enorme zolla di terra c’era una persona seduta contemplare il vuoto. Quella persona in realtà era un’ombra e, osservandola meglio, la riconobbe era la ragazza che combatteva insieme a Dante, era Lady. Vergil si avvicina alla ragazza e con uno scatto lei si gira e non è Lady è… è Jester con il corpo di Lady… che schifo! Vergil sfodera la spada ricordando quello che gli aveva fatto e lo attacca. Jester comincia a ridere molto forte e si moltiplica in 4 parti, ora c’erano 4 Lady Jester! Infuria un combattimento tra Vergil e il mostro che usò il potere di suo padre, un po’ più brutto. Jester avrebbe usato gli stessi portali che usava in DMC3 ma stavolta erano in 4. Ogni volta che un Lady Jester moriva i portali diventavano più forti. Alla fine Vergil lo abbatte e assorbe i suoi poteri ottenendo 4 Kalina Ann magici. In una semplice spiegazione erano 4 Kalina Ann (più grandi e lunghi di quello normale) e, al posto che sparare proiettili, sparavano raffiche di raggi di luce. Il rampino non era un coltellino ma era un enorme artiglio (simile alle mani con le unghie lunghe di Jester). Aveva molte combinazioni e modi d’uso. Se posizionate nelle mani si usavano come tonfa che sparavano luce; se usate nei piedi avrebbero dato una spinta esplosiva a Vergil che avrebbe usato per volare e fare mosse aeree; se messo sulla schiena, in posizione perpendicolare al terreno, si sarebbe aperto e avrebbe fatto partire i mini-razzi e, se caricato le palle giganti di luce. Ora le radici proseguono fino a delle zolle di terra che svolazzano, una parte sorrette dalle radici, una parte attaccate a delle catene che tengono a loro volta attaccato il Salvatore alla costruzione ed una parte sospese da una forza misteriosa. Vergil salta da una all’altra con cerchi saltatori e con salti normali. Se nell’eventualità Vergil cadesse, avrebbe dovuto ricominciare da dove aveva battuto Lady Jester. Vergil passa tutte le zolle di terra. Una parte di queste zolle bisogna superarle con il gioco del dado. Su una zolla di terra il percorso fa la spirale e passa ad un'altra zolla, qualche volta direttamente, altre con delle caselle sospese nel nulla. La pedina di Vergil parte appena Vergil tocca il dado. La pedina arriva sino all’ultima casella della zolla e si teletrasporta automaticamente nella zolla successiva. Ogni casella passa per le zolle sopra, sotto e di lato e saltando da una zolla all’altra. In più di un’occasione si ritrova sottosopra a giocare il dado e a vedere anche la pedina sottosopra. Una volta gli capita di passare da diverse dimensioni mentre gioca il dado. Alla fine del gioco si fanno delle zolle sospese che cambiano dimensione mentre si cammina (DMC3 quando si ribattono tutti i boss) e alla fine Vergil giunge ad un arco enorme dove Nero batté il Salvatore. In questo arco fa la sua apparizione Sanctus. Qui lui farà le stesse mosse di DMC4 e allora per Vergil sarà difficile. Alla fine, dopo un primo duro combattimento, Sanctus si trasforma in Sanctus Diabolica, che farà le stesse mosse di DMC4 ma non con la Sparda ma con una sua riproduzione demonica falsa. Vergil combatte anche questo ostacolo e distrugge la finta Sparda che libera tutto il suo potere mutogeno-demoniaco; alla fine lui si trasforma in un essere misto, fondendosi con parti del Salvatore: aveva la faccia del Salvatore corrotto, le mani e i piedi enormi del Salvatore (con relativi punti deboli) e aveva mezza un’ala e mezzo del Salvatore; i suoi poteri erano quelli del Salvatore fusi con i suoi. In una descrizione semplice si può dire che Sanctus ha cercato di trasformarsi nel Salvatore ma non ci è riuscito! Vergil affronterà (come se non bastasse) anche questo incredibile boss che è il triplo di lui e con una potenza fuori dal comune, per essere il risultato di una fusione andata male! Vergil alla fine, distrutto, senza forze, lo distrugge usando ogni sua arma, per finirlo definitivamente! Alla fine quell’ammasso di carne e “parti sante” è assorbito dal potere di Vergil che ottiene l’armatura del Salvatore. Questa corazza era formata da: da una spada enorme e molto affilata; il guanto destro gigante con, per tutto il braccio, delle lame rotanti che davano potenza, ma anche la possibilità di roteare alla spada; il guanto destro che mutava in 3 parti che erano una trivella potentissima, una mano-artiglio gigante e un cannone che sparava palle di energia; le ali del Salvatore che potevano far levitare,sparare palle di energia a ripetizione e,se tenute caricate, scaricare il potentissimo raggio d’energia del Salvatore; i gambali che erano fatti in modo che sembrassero aggraziati e artistici, a modi pattini da ghiaccio. Queste parti rappresentavano l’enorme potenza, la brutalità e lo stile aggraziato, tutte caratteristiche del Salvatore! Vergil le provò contro un mucchio di angeli mutanti che si erano raggruppati per la morte del loro capo. Vergil li distrugge completamente e così può continuare il suo viaggio che ormai è quasi al termine. Riepilogo: ha superato il palazzo d Mundus (anche battendolo), il quartier generale con la foresta, ora toccava il Salvatore e il Leviatano. La Yamato si trova dentro al Salvatore, “la devo recuperare… Mi hai sentito?!”. Vergil sfidava il Salvatore perché rivoleva la Yamato, che non tanto lontana. Il Salvatore non era proprio uguale a quello di DMC4, Sanctus gli aveva tolto dei pezzi per potenziarsi ed ora il Salvatore aveva dei pezzi dove gli si intravedeva la pelle, non bianca, che aveva sotto alla corazza. Il Salvatore per tutto il tempo era stato fermo, come se fosse disattivato, ora, invece, visto che Sanctus è morto, il Salvatore ha preso vita e si sta dislocando dalle catene con cui era legato. Il Salvatore una volta libero si allontana dalla costruzione ma è fermato dal Leviatano. Ora si fronteggiano il Leviatano e il Salvatore; il Leviatano va a mordere gli arti del Salvatore e il Salvatore da pugni e calci e spara palle di energia che, per sua sfortuna, non scalfiscono la bestia. Vergil non può fare altro che andare da una zolla di terra all’altra saltando con i cerchi saltatori normali e quelli super. In queste zolle non farà altro che battere degli angeli, modificare le zolle con dei comandi innestati su di esse, scavalcare dei muri, stare attento al combattimento fra titani perché Vergil sarà smottato da una zolla all’altra perché uno dei 2 mostri distruggerà la zolla in cui si trovava Vergil e lo farà cadere in una sottostante (dovrà fare un intero livello così). Alla fine arriva alle zolle intorno al Salvatore e qui comincia il triangolo Vergil v.s. Salvatore v.s. Leviatano. Qui il Salvatore farà le stesse mosse di DMC4 solo che non farà tante palle di energia, avrà anche la compagnia del Leviatano che lo farà distrarre mentre attaccherà. Il combattimento è identico a DMC4 infatti Vergil dovrà attivare i raggi laser che bloccheranno i calci del Salvatore. Una volta che una gamba del Salvatore è stata colpita Vergil ci salta su e, dopo aver sconfitto i punti deboli, Vergil verrà sbattuto in un’altra zolla. La seconda volta che la stessa gamba viene colpita Vergil ci salta su e, una volta arrivato al ginocchio, la gamba viene mangiata dal Leviatano. Vergil quando sarà dentro al Leviatano dovrà colpire la gamba per staccarla dal Salvatore e poi dovrà raggiungere un occhio, accecarlo e poi raggiungere il cuore e colpirlo fino a che il Leviatano sputerà la gamba con su Vergil che atterrerà su una zolla di terra. Vergil ricomincia con quell’altra gamba e, dopo aver colpito i punti deboli ed aver accecato il Leviatano uccidendone anche il cuore, anche l’altra gamba si staccherà e il Salvatore sarà ora senza gambe. Ora il Leviatano è morto ma il Salvatore, con solo le braccia, afferra la sua bocca e tira fino a squarciarlo in due parti uguali. Ora accade una cosa strana al Salvatore in quei buchi senza corazza il sangue del Leviatano è penetrato e ha trasformato il Salvatore in un essere ibrido. Le sue caratteristiche sono: ora il Salvatore è acefalo; dove ha i punti deboli blu ora ha, nelle braccia, gli organi che succhiano sfere rosse e il devil trigger; nella testa ha l’organo principale che spara palle di energia e raggi laser; non ha più il punto debole centrale, ora ha un’enorme bocca dove all’interno c’è la faccia del Salvatore Diabolica con gli occhi rossi del Leviatano; le 2 parti del Leviatano si sono fuse in lui per creare degli artigli sia nelle manie e anche per rimpiazzare i piedi, delle ali che sbattono. Questo super mostro ora fa le stesse mosse di prima ma con le braccia. Vergil deve: abbattere i punti deboli nelle braccia, abbattere l’organo in cima alla testa, far aprire la enorme bocca del petto e sconfiggere la faccia del Salvatore Diabolica al suo interno. Vergil una volta fatte queste cose ottiene l’accesso al mondo all’interno del Salvatore, dove troverà la Yamato. Dal combattimento con la Yamato ottiene la veste del Salvatore. In poche parole quando lui avesse tirano un pugno o un calcio sarebbe apparso un enorme pugno o calcio del Salvatore (come se fosse il mega braccio di Nero). Ora Vergil lo prova contro alla carcassa della faccia del Salvatore Diabolica e, una volta spappolato, entra nel suo corpo. Ora all’interno deve superare qualche maceria strana, con occhi che ti osservano e oggetti fluttuanti. Alla fine arriva nella stanza dove si ribattevano tutti i boss già sconfitti in precedenza. Il gioco del dado era diverso da quello di Nero in DMC4, infatti, percorreva sul pavimento ma poi, se si fosse beccato il teletrasporto, si sarebbe arrivati ad un altro cerchio che era sulla parete, poi si sarebbe andati sul soffitto e poi sull’altro muro, sempre dopo aver beccato il teletrasporto. Vergil una volta preso il bonus “arriva fino in fondo” batte “Lucky” poi va al girone successivo. Vergil è arrivato in fondo ma ha dovuto battere oltre a “Lucky” anche il Golem con Agni e Rudra, Mundus, Bael e Dagon, la Regina con Mundus, Credo, i 2 Golem Angeli, Echidna Angelo, Agnus, Lady Jester ed infine Sanctus. Vergil arriva al cuore del Salvatore dove ad aspettarlo c’è, come promesso, l’ombra di Dante. “Te la sei presa comoda, eh? Sai da quanto aspetto? Beh ora che sei qui diamo inizio alle danze! Vuoi ballare con me?” dice Dante e Vergil risponde “Ok… ma balla bene, io voglio vincere il mio trofeo!” indicando la Yamato. Dante risponde “Darò il mio meglio, preparati!”, “Si dia inizio alle danze!”. Comincia il combattimento tra Vergil e l’ombra di su fratello Dante. Vergil usa tutte le armi che ha sbloccato in questa avventura, Dante, per metà combattimento, usa tutte le armi che aveva in DMC4 con anche gli stili e il devil trigger. Per metà combattimento Dante fa così ma per quell’altra metà Dante usa la Yamato di Vergil contro di lui. Vergil combatte contro suo fratello contro la sua spada. Alla fine Dante muore per mano di Vergil. Vergil, finalmente dopo tante peripezie, è riuscito a recuperare la sua sacra ed insostituibile spada Yamato. Vergil però ora non capisce come uscire da questo posto, in teoria ha recuperato la Yamato ed ora, in teoria, dovrebbe essere libero, ma non è così! Appaiono dei nemici di tutti i generi: dalle marionette agli sgherri, dagli angeli mutanti ai Faust e prole, insomma tutti i mostri inimmaginabili. Vergil urla “Forse da voi avrò una risposta?! Ahhhhh!” Vergil comincia a combatterli tutti con la Yamato e il combattimento è interminabile, quasi come se Vergil dov’esse combattere all’infinito. Noi tagliamo il combattimento infinto perché appunto sarebbe stato infinito e usciamo dal Devil Bringer di Nero.



Dopo tante peripezie del nostro povero Vergil, ritorniamo al combattimento tra Dante e Nero. Allora per riassumere: Nero è stato soggiogato da Sparda e ora sta combattendo contro Dante per ucciderlo. Ora che è tutto chiaro possiamo riprendere! Nero utilizza tutte le armi che ha sbloccato e Dante fa lo stesso ma, con una mossa tempestiva di Nero che usa il devil bringer di Yamato, sottrae la Sparda a Dante e la usa per infilzarlo alla pancia (in stile Vergil). Dante, protagonista di 4 episodi di DMC si ritrova infilzato senza forze dalla spada di suo padre… Nero prova compassione e quindi creca di ribellarsi al sortilegio del padre, invano. Sparda prende il controllo di Nero che toglie la spada dal corpo dell’amico e lo uccide con la stretta finale che ha anche abbattuto il Salvatore. Dante è morto. Sparda riperde il controllo su Nero che piange per la morte dell’amico deceduto per mano sua. Appena Nero scoppia in lacrime, il corpo di Dante si dissolve in polvere ed appare lo spirito di Rebellion che sussurra a Nero “ è tutto ok, non è un addio”. Rebellion lancia la spada a lui omonima a Nero che la prende col braccio sinistro, in quell’istante Rebellion si trasforma nel braccio di Nero a sua somiglianza. Nero assorbe la Rebellion e alle sue spalle spunta proprio Rebellion che, come fa Yamato in DMC4, si rivela con una frase “mio fratello, io rivoglio mio fratello”. In quel momento Nero ripercorre nella sua mente tutta la sua vita a partire dal suo concepimento, a quando ha preso Yamato nel braccio destro, ma soprattutto ricorda il posto in cui doveva finire la sua missione… risvegliare il padre, ma per distruggerlo.

DANTE E' MORTO?

E Dante? Dante, come Vergil, non è morto è nel braccio di Nero e deve fare di tutto recuperare la propria spada Rebellion. Dante a differenza del fratello ha già quasi tutte le armi che ha trovato prima di morire e quindi non prenderà tante armi dai boss ma stili e oggetti rari per proseguire. Come per Vergil, Dante si ritrova a ripercorrere tutti gli ambienti che ha visto in tutti e 4 i capitoli. Questa struttura è formulata così: inizia con il corpo del Salvatore (con faccia di Sanctus stavolta!) che sorregge una zolla di terra enorme con sopra una sorta di città che ricorda Fortuna con la città e il paesello di DMC2, al centro di questa città c’è la statua di Mundus che sorregge anche lui una struttura simile al palazzo di Mundus misto con il quartier generale di DMC4, in cima a quest’ultima vi sono varie zolle di terra sorrette da radici (ricordando la foresta di DMC4), seguendo questi sentieri misti di foreste si arriva alla Temen-ni-gru partendo dal basso e in cima c’è il fantastico negozio di Devil May Cry. Qui non c’è il Leviatano ma i suoi 4 figli che sono uguali alla mamma,ma più piccoli. Mentre ci sono gli organi, però, del Leviatano all’interno della città mista e all’interno del quartier generale fuso col palazzo di Mundus. L’obiettivo di Dante è ripercorrere le 2 statue famose sconfiggendone i punti deboli per proseguire, fare una “ festicciola” con tutti i boss vecchi e batterli e arrivare in cima a negozio di Devil May Cry e prendere la Rebellion conficcata nella bacheca del negozio (dove c’era Sparda in DMC4).



A questo punto si hanno le 3 storie dei 3 fratelli: Nero deve andare da Sparda per distruggerlo (vendicando i fratelli anche se non conosce Vergil), Dante deve recuperare la Rebellion, Vergil deve potenziarsi e riprendere la Yamato. Per riassumere Dante batte questi boss: statua del Salvatore che è sorvegliata dal Gufo di DMC1, Echidna + Nevan, statua di Mundus sorvegliata dal Ragno di fuoco di DMC1, Nightmareβ, i 3 figli del Leviatano in 3 situazioni diverse, organi del Leviatano con marionette giganti e Faust (DMC4), Jester con la faccia da Arkam e infine Vergil. Per riassumere Vergil batte questi boss:, “Lucky”, Golem con Agni e Rudra, Mundus, Bael e Dagon, la Regina con Mundus, Credo, i 2 Golem Angeli, Echidna Angelo, Agnus, Lady Jester, Sanctus Diabolica, Salvatore e Leviatano ed infine Dante. Nero dopo tante peripezie arriva alla porta del mondo demoniaco che apre con le tre spade. Entra in esso e, dopo qualche nemico, raggiunge una strana arena dove gli compare davanti un’ombra oscura che prende la forma di un uomo, l’ombra tira fuori una spada, che fa un rumore di motocicletta… è la sua ombra! Dopo averla sconfitta percorre altri sentieri demoniaci fino ad arrivare alla fine all’altare sacro dove, a sua insaputa, è morta la sua matrigna, in altre parole anche la mamma di Dante e Vergil. Nero intravede un cristallo rosso, blu, viola di straordinaria bellezza in fondo al salone del sacrificio… vede un essere oscuro all’interno, è Sparda! Rimasto intrappolato e non morto come tutti pensavano era lì dentro ad un cristallo e aspettava la liberazione. Ad un certo punto comincia a parlare e sussurra a Nero di riporre le tre armi sull’altare così, dopo tanti anni, lui sarà libero! Nero obbedisce ma sapeva che doveva liberarlo per distruggerlo. Nero ha appena riposto Sparda… ma inaspettatamente le braccia di Nero cominciano a brillare! Questo accade perché i suoi fratelli erano salvi! Avevano ritrovato le loro spade e i loro spiriti ed erano liberi… o forse no. Nero guidato da una forza sconosciuta ripone la Sparda dietro la scena, mette le mani al petto e le braccia si prolungano fino a creare un “bozzolo” a metà Yamato e l’altra Rebellion. Cosa succedeva? I due Gemelli stavano combattendo insieme per uscire da questo nuovo mondo creato dai ricordi dei 3 fratelli. Alla fine arrivano alla fine del viaggio, il luogo finale è Nero… I tre fratelli erano riuniti per la prima volta. Qui dopo un dialogo i tre fratelli svaniscono e si ritorna alla sala dove c’era Sparda. Qui il “bozzolo” esplode e appaiono Dante, Vergil, Nero tutti uniti contro il padre. Sparda alla vista di tutti e tre attiva l’altare e prende la sua Sparda. Ora si fronteggia un’intera famiglia: Il padre malvagio Sparda e i tre figli vendicativi verso questo Vergil, Dante e Nero. La battaglia finale infuria!
Alla fine dopo un doloroso combattimento Sparda perde la sua spada e i poteri e si trasforma in un uomo con le sembianze simili ai loro figli ma molto vecchio… Insieme Dante con la Rebellion, Vergil con la Yamato, Nero con la Sparda danno il colpo di grazia a loro padre che muore… ma prima di morire sussurra: “I demoni risorgono sempre! AHAHAHA” e poi svanisce per sempre. Il Dio dei demoni è morto! A questo punto i tre escono dal mondo demoniaco e si ritrovano davanti un’orda enorme di spettri provenienti da tutte le parti del globo. I tre fratelli si guardano a vicenda e, ripensando a quello che hanno passato, sguainano le tre spade e le tre pistole. I mostri circondano i tre, ma loro attivando i loro devil trigger, Dante diventa Rebellion, Vergil diventa Yamato, Nero diventa entrambi causano un’onda d’urto che spinge via i demoni e li allontana. I mostri, in difficoltà, si fondono in un enorme statua semovente formata da red orbs che assomiglia ad un lottatore sumo. Dante e Vergil commentano dicendo: “Jackpot!”. Nero si adegua dicendo “ Come volete… Addosso!”. I tre fratelli ora combatteranno questo boss che ad ogni colpo darà loro dei red orbs. Appunto un bel “jackpot”!

Finale dopo i titoli di coda? Ovviamente!

Dopo quasi un anno dalla morte del padre, Dante e Vergil riscoprono la loro infanzia mentre combattono i demoni con Lady e Trish (che ama Vergil!). La Sparda viene riposta nella bacheca del Devil May Cry che ora è gestito dai tre fratelli, ma a turno. E Nero? Ora con due braccia demoniache, le avrebbe usate fino a uccidere tutti i demoni. Alla fine di ogni combattimento sarebbe ritornato dalla sua amata Kirie, con cui, dopo la proposta, si sarebbe sposato.
E prima del " e vissero felici e contenti" Kirie dice a Nero “devo farti sentire una cosa…”. Nero mette la mano sulla pancia di Kirie e, stupito, la bacia. Nel buio e nel silenzio si sente il pianto di un neonato… Devil May Cry…


FINE



Piaciuto ragazzi??

 
Top
devilgino
view post Posted on 13/4/2010, 10:33




[RUMOR]Secondo una diceria sull'ultimo numero di Game Informer, Ninja Theory, lo sviluppatore di Heavenly Sword e Enslaved, sarebbe al lavoro su Devil May Cry 5. L'ultimo titolo della serie, Devil May Cry 4, è stato rilasciato per PS3, Xbox 360 e PC nel 2007. Lo studio con sede a Cambridge ha dichiarato di recente di avere cominciato a lavorare su un "progetto segreto". Capcom ha dichiarato in passato che alcuni franchise famosi potrebbero essere affidati a personale esterno per le società occidentali.


fonte:spaziogames

Edited by devilgino - 13/4/2010, 13:33
 
Top
58 replies since 30/6/2008, 10:56   2633 views
  Share